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Indennità di frequenza – che cos’è?

  • DSA e ADHD
  • Scuola e mediazione

Studenti con Bisogni Educativi Speciali come DSA, DOP, ADHD e altri tipi di BES affrontano sfide significative che rendono il processo di apprendimento più complesso e spesso hanno bisogno dell’aiuto di figure specializzate come tutor, psicologi o logopedisti.

Come in ogni percorso riabilitativo o di tutoraggio, il costo può incidere enormemente sulle economie familiari, quindi oggi vi parleremo dell’Indennità di frequenza, come questa può aiutare le famiglie in difficoltà economica e come ottenerla.

Indice

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Cos’è l’Indennità di Frequenza?

È una prestazione economica erogata mensilmente per un massimo di 313,91 euro, erogata a tutte quelle famiglie che devono sostenere i costi di un intervento riabilitativo come quello di logopedisti, psicoterapeuti o tutor didattici, ma anche di materiali didattici specifici, ausili elettronici e altre risorse necessarie all’apprendimento.

A chi si rivolge?

L’indennità di frequenza spetta ai minori di 18 anni, con difficoltà persistenti a svolgere i compiti.

In questa categorizzazione, rientrano tutti i profili legati alla legge 104/92, ma anche alla 170/2010 come i DSA e altri BES che abbiano una certificazione rilasciata dalla ASL.

Come funziona e quali sono i requisiti?

Il sussidio economico viene corrisposto per un massimo di 12 mensilità annuali o per tutta la durata del trattamento terapeutico e riabilitativo.
Ovviamente ci sono dei requisiti che devono essere soddisfatti, per poter vedere accettata la propria richiesta bisogna:

    • essere minori di 18 anni;
    • avere difficoltà persistenti a svolgere i compiti e/o avere perdita d’udito;
    • frequentare di scuole pubbliche/ private di ogni ordine e grado o di centri di formazione e di trattamento terapeutico pubblici o privati;
    • avere reddito personale inferiore a 5.391,88 euro;
    • avere cittadinanza italiana;
    • per i cittadini stranieri comunitari: essere iscritti all’anagrafe;
    • per i cittadini stranieri extracomunitari: avere permesso di soggiorno di almeno un anno;
    • avere residenza stabile e abituale sul territorio dello stato.

Per la scuola dell’obbligo (dai 6 ai 16 anni compiuti d’età), si deve presentare una sola autodichiarazione, MA è obbligatorio comunicare:

eventuale cessazione degli studi;
passaggio di grado della scuola (es: dalle elementari alle medie)

Come richiederla?

Se si rientra nei requisiti, ecco i passaggi da seguire per richiedere l’Indennità di Frequenza:

  1. Richiedere al proprio medico di base un certificato per la richiesta della domanda, presentando la certificazione della ASL e qualsiasi documentazione utile (anche le fatture o preventivi di figure specializzate come tutor e psicoterapeuti possono aiutare);
  2. Compilare la domanda direttamente online sul sito dell’INPS oppure, tramite un patronato, un’associazione o un CAF;
  3. Inoltrare la domanda attraverso il servizio “Invalidità civile – procedure per l’accertamento del requisito sanitario”.
  4. Aspettare.
    Entro 30 giorni, solitamente, l’INPS invia una lettera di convocazione per una visita da parte di una commissione medica. L’appuntamento dipende dalla Regione e l’attesa varia dai 3 ai 6 mesi circa.
  5. Una volta ricevuto un verbale o una PEC (se indicata) dall’INPS con l’accettazione della domanda, a inizio anno scolastico è necessario mandare un’autocertificazione che attesti la frequenza scolastica senza la quale l’indennità di frequenza verrà bloccata.

Conclusione

Ricapitolando:

l’indennità di frequenza è un sostegno economico importante per quelle famiglie che devono sostenere costi aggiuntivi per una formazione o riabilitazione personalizzata e individualizzata dei propri figli in possesso di una certificazione rilasciata dalla ASL.

Ha un importo massimo di 313,91 euro mensili (nel 2023) per un massimo di 12 mesi. La domanda può essere presentata sul portale dell’INPS online, tramite patronato o associazione dedicata.

Accettata la domanda, le famiglie avranno modo di usufruire di questo piccolo aiuto economico e garantire ai propri figli il supporto di cui necessitano con maggior serenità.

Per qualsiasi dettaglio, consigliamo di leggere la pagina dedicata del portale INPS: Indennità di frequenza

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