Che cosa significa “fare ripetizioni”?
Fare ripetizioni significa farsi seguire da una persona specializzata in una materia in cui lo studente si trova in difficoltà.
Questa necessità insorge nel momento in cui lo studente, non afferrando qualche argomento, incorre in una serie di cattive valutazioni o prende un debito formativo.
Il compito dell’insegnante sarà quello di spiegare gli argomenti indicati e si assicurarsi che lo studente arrivi preparato alla verifica o all’ interrogazione.
Il percorso può avere durata variabile, a seconda della vastità del programma e della preparazione dello studente.
Che cos’è il tutoraggio?
Il tutoraggio è un percorso strutturato in cui lo studente, solitamente con un disturbo dell’apprendimento, viene affiancato da una figura specializzata nella didattica e nei DSA.
Il tutor parte dai compiti a casa ma l’obiettivo non è la loro risoluzione fine a sé stessa: consiste invece nell’individuazione e lo sviluppo della metodologia più consona alle esigenze del ragazzo, la costruzione degli strumenti compensativi (mappe concettuali, schemi, tabelle), il loro utilizzo consapevole e l’organizzazione dello studio, dagli strumenti alla pianificazione.
Il compito a casa è solo un mezzo attraverso il quale emergono le difficoltà e permettono all’esperto di colmare le lacune e costruire una strategia di apprendimento efficace.
Quali sono le differenze?
Mentre le ripetizioni si concentrano nello studio di una singola materia e richiedono una figura competente solo in essa, il tutoraggio riguarda tutte le materie scolastiche, con una maggiore attenzione a quelle che lo studente ritiene più difficoltose.
Ovvero, con uno studente con difficoltà di comprensione del testo, si affronteranno principalmente materie orali, mentre con un allievo con discalculia, si farà più spesso matematica.
Ma quindi il tutor è un tuttologo?
Certamente no. Di fatto essere “tuttologi” non è necessario, né richiesto per il successo del percorso.
È più importante che sia in grado di individuare lo stile di apprendimento del suo studente e che insieme trovino soluzione agli ostacoli presentati dalle materie.
Anzi, a volte mostrare la propria difficoltà, aiuta il ragazzo a pendere coscienza che tutti hanno punti di debolezza e punti di forza e lo stimola a partecipare attivamente alla ricerca della soluzione, sviluppando la propria autonomia.
La lunghezza dei percorsi
Un’ulteriore differenza tra tutoraggio e ripetizioni sta nella durata del percorso.
Mente le ripetizioni perdurano per il periodo necessario al recupero delle carenze e si risolvono in concomitanza con la prova di verifica, il tutoraggio è un viaggio molto più lungo poiché la costruzione del metodo di studio richiede tempo e, inoltre, ogni tappa del percorso scolastico richiede nuove competenze che il tutor aiuterà a sviluppare.
Conclusione
Per concludere, le ripetizioni sono senz’altro utili al recupero a breve termine di qualche argomento di studio o alla preparazione di un esame o verifica.
Se invece si vuole costruire un metodo di studio e si ha bisogno si supporto nell’organizzazione della scolastica, è necessario ricorrere al tutoraggio.
Hai trovato utile questo articolo? Condividilo