Sette storie di celebrità con ADHD che hanno fatto successo
L’ADHD, Attention Deficit Hyperactivity Disorder, è uno dei più comuni disturbi del riscontrati nei bambini e nei ragazzi nella fase di sviluppo.
Esistono diversi metodi per gestire l’ADHD, ad esempio, catalizzare le energie su una passione, uno sport o un lavoro può essere un’ottima soluzione. Tantissimi personaggi famosi del mondo dello sport, della musica o del cinema hanno scoperto di avere l’ADHD!
Riesci ad immaginare quali? Ne abbiamo raccolti 7, scopriamoli insieme.
Michael Phelps
Michael Phelps è conosciuto in tutto il mondo per essere uno dei migliori nuotatori di tutti i tempi con 28 medaglie olimpiche conquistate.
Quello che molti non sanno è che a Michael Phelps è stato diagnosticato l’ADHD alle elementari. In diverse interviste ha parlato di come il nuoto sia diventata la sua valvola di sfogo, l’unico metodo che gli permetta di avere il 100% del controllo sul suo corpo e sulla sua mente.
La famiglia lo ha sempre sostenuto, in particolar modo la mamma Debbie, che ha affrontato con lui tante difficoltà e momenti di sconforto, affermando però:
“tutti i bambini possono fallire a volte, ma se lavori con loro, nove volte su dieci, ti renderanno orgogliosa!”
Simone Bales
Simone Biles, nata in Brasile nel 1997, è la prima ginnasta nella storia ad aver vinto cinque titoli mondiali nel concorso individuale nonché l’atleta che ha conquistato più medaglie nella storia dei Campionati Mondiali.
Biles ha parlato pubblicamente della sua battaglia con l’ADHD, raccontando di aver subito una grave violazione della privacy da parte di alcuni hacker che hanno reso pubblico alcuni file contenenti le sue cartelle cliniche. A chi l’ha accusata di assumere medicinali vietati nelle competizioni, Simone Biles ha replicato su Twitter: “avere l’ADHD e prendere delle medicine non è qualcosa di cui doversi vergognare o aver paura di far sapere agli altri”.
Justine Timberlake
Justin Timberlake ha iniziato la sua scalata al successo negli anni 90 e da allora non si è più fermato, divenendo non solo un cantautore del genere R&B ma anche un attore di molte pellicole di successo.
Per la sorpresa di molte persone, Justin Timberlake è un’altra star che soffre di ADHD! Justin ha dichiarato di averlo scoperto durante l’adolescenza, a causa di alcuni problemi di concentrazione ed iperattività e solo successivamente gli è stato diagnosticato anche l’OCD, Disturbo Ossessivo Compulsivo.
Nonostante la difficile convivenza con questi disturbi, Timberlake non si è mai dato per vinto e grazie all’aiuto di sua moglie e della terapista ha imparato a saperli gestire migliorando il controllo della sua mente.
Emma Watson
Emma Watson ha sempre avuto un sogno: diventare un’attrice. E’ nata a Parigi e dopo essersi trasferita a Oxford con la famiglia, ha frequentato la Dragon School e successivamente la Stagecoach Theatre Arts dove ha studiato canto, danza e recitazione.
Nel 1999 partecipa alle audizioni dei casting del film Harry Potter-La pietra filosofale e il suo talento non passa inosservato, il resto lo sapete: viene scelta come co-protagonista di una delle saghe cinematografiche di maggior successo nella storia del cinema, diventando l’amatissima Hermione Granger.
Non tutti sapranno però che la celebre attrice ha un ADHD, che le è stato diagnosticato in giovane età. La star ha dichiarato in numerose interviste di aver lottato con questo disturbo anche durante le riprese di Harry Potter ma la recitazione è stata una vera valvola di sfogo che le ha permesso di incanalare tutte le energie per dar vita ad uno dei personaggi più amati dagli adolescenti di tutto il mondo!
Jim Carrey
Ebbene si, anche lo “spumeggiante” Jim Carrey ha un ADHD!
L’attore ha rivelato di essere sempre stato un bambino pieno di energie, che non si fermava mai e terminava velocemente i compiti. Dopo aver fatto dei test specifici, ha scoperto di avere un ADHD. Nel corso della carriera Carrey ha parlato con grande spontaneità di questa condizione definendola come “un superpotere” che lo ha aiutato ad interpretare decine di personaggi iconici.
Ha inoltre raccontato che durante il suo tempo libero ama dedicarsi alla pittura e alla scultura, arti che lo aiutano a rilassarsi e a convergere il suo eccesso di energia per dare forma a qualcosa. Carrey ha anche ribadito che non bisogna avere alcuna vergogna di avere un disturbo perchè spesso sono proprio queste condizioni a renderci unici e capaci di fare qualcosa di straordinario.
Jennifer Lawrence
L’attrice Premio Oscar Jennifer Lawrence, celebre interprete in Hunger Games, ha dichiarato di soffrire di un ADHD fin da bambina.
Per diversi anni ha preso dei farmaci per combattere la sua ansia da iperattività e in un’intervista ad una rivista francese ha parlato della sua infanzia e di come fosse un vero “tornado”, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Nitro”.
Jennifer ha dichiarato: “Il mio soprannome era Nitro, come nitroglicerina perché ero iperattiva, curiosa di tutto. Quando mia madre mi racconta la mia infanzia, mi dice che c’era come una luce in me, una scintilla che ha finito per ispirarmi durante tutta la mia vita. I problemi sono cominciati con l’inizio della scuola. Quando cominciai a frequentarla questa luce si spense. Non ho mai capito cosa fosse, probabilmente una specie di ansia sociale che però non mi ha impedito di avere degli amici.”
L’attrice ha poi spiegato l’incredibile miglioramento che ha riscontrato in seguito alle cure farmacologiche e al percorso di terapia che l’hanno aiutata a combattere la sua ansia e iperattività.
Adam Levin
Il celebre cantautore dei Maroon 5 ha scoperto all’età di 5 anni di avere un ADHD e ha dichiarato di avere difficoltà a scrivere le canzoni e persino a registrarle. In diverse occasioni ha parlato della sua condizione per far luce su alcune problematiche con cui combattono milioni di persone in tutto il mondo e per ricordare a chi ne soffre che non si è mai soli.
Adam ha dichiarato: “durante l’infanzia è stato difficile per me sedermi, concentrarmi e fare i compiti. I miei genitori mi hanno aiutato, insieme al mio medico, ad andare avanti con un trattamento che ha funzionato. Le mie lotte, però, sono continuate anche da adulto. Ho avuto problemi, in alcuni momenti, a scrivere le canzoni e a registrare in studio. Non riuscivo a concentrarmi e completare tutto quello che avevo in programma. Ho imparato che l’ADHD non scompare quando si diventa adulti. L’ADHD non è una brutta cosa e non dovresti sentirti diverso da chi non ne è colpito. Ricorda che non sei solo. Ci sono altri che stanno vivendo la stessa esperienza”.
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