Cosa s’intende per terapia ABA?
ABA è l’acronimo di Applied Behavior Analysis (Analisi Comportamentale Applicata) ed è l’applicazione dell’Analisi Applicata del Comportamento, sperimentata negli anni Sessanta dallo psicologo norvegese Lovaas.
Le strategie della terapia ABA sono usate per migliorare comportamenti sociali significativi, sulla base dei principi scientifici del comportamentismo e sull’evidenza scientifica che un intervento intensivo e precoce è maggiormente efficace su pazienti nello spettro autistico.
L’ABA non va considerato come un intervento esclusivo per l’autismo o altre forme di disabilità, ma è una metodologia molto articolata che prevede l’applicazione di precisi principi e tecniche secondo una progettazione specifica e analitica dell’intervento.
Questa metodologia viene poi declinata nella sua variante ABA-VB, cioè verbal behavior, in cui lo sviluppo comunicativo è il focus principale dei trattamenti.
In cosa consiste la terapia ABA?
Le tecniche terapeutiche ABA sono finalizzate a ridurre i comportamenti atipici, analizzando l’ambiente, si conosce la provenienza degli stimoli che provoca quei comportamenti e si correggono grazie al rinforzo.
I rinforzi, cioè le gratificazioni, vanno selezionati e personalizzati in base alle inclinazioni del bambino e devono essere conseguenti al comportamento positivo manifestato.
Ovviamente, è importante ampliare i contesti educativi in cui applicare la terapia ABA, che sarà più efficace se applicata in più ambiti della vita quotidiana del bambino nello spettro autistico: a casa, a scuola, nello sport.
Qual è il setting?
Per setting si intendono il luogo, il tempo e le relazioni coinvolte nell’intervento ABA. Nella costruzione di un setting bisogna considerare:
- l’ambiente fisico ovvero l’organizzazione dello spazio, degli arredi e dei materiali;
- l’ambiente normativo cioè le regole di condotta dello spazio di intervento;
- l’ambiente interpersonale quindi lo scambio tra le persone e il modo in cui si svolge.
Nelle programmazioni ABA sono almeno due i setting che vengono presi in considerazione: quello strutturato chiamato Discrete Trial Teaching (DTT) e quello naturale che prende il nome di Natural Environment Training (NET).
Qual è la differenza?
Il primo è un ambiente strutturato e organizzato in studio, in cui è l’operatore che stabilisce modi e tempi delle attività.
Il secondo ambiente è finalizzato a generalizzare i comportamenti appresi all’interno di un contesto naturale per il bambino, in cui esso esprime le sue potenzialità in maggiore autonomia.
I due setting non sono necessariamente opposti, ma hanno obiettivi diversi.
Nel primo caso, il DTT, l’operatore si concentra maggiormente sul comportamento corretto o sbagliato che deriva dallo stimolo; il rapporto è 1:1, tra tecnico e bambino.
Nel NET, invece l’attenzione è posta sugli stimoli che influiscono sul comportamento del bambino, il contesto facilita la socializzazione, oltre ad essere applicabile a più contesti. Nel NET la sessione di apprendimento può avvenire anche in gruppo, soprattutto con la presenza dei pari.
Cosa fa il tecnico terapista ABA?
Nella terapia ABA, il tecnico opera attraverso un ciclo istruzionale, attraverso il quale analizzare gli stimoli e i comportamenti che ne derivano e infine procedere ad insegnare al bambino comportamenti non disfunzionali grazie al rinforzo.
Spesso i bambini con disturbo dello spettro autistico hanno una storia di esperienze fallimentari alle spalle.
Affinché il bambino sia motivato all’apprendimento e acquisisca o ritrovi una buona percezione di sé, è necessario ridurre al minimo il tasso di errori commessi: è importante rendere il processo di apprendimento ricco di successi e quindi di occasioni di rinforzo.
In pratica
Ogni sessione di insegnamento inizia con compiti semplici così che il bambino sperimenti subito un successo e venga rinforzato incentivando la sua partecipazione al lavoro di apprendimento.
Se alcuni compiti sono troppo complessi, è possibile fornire al bambino un aiuto, il prompt, o un modello da imitare (con la tecnica dello shaping), che riducono il senso di frustrazione e di insuccesso.
Queste tecniche sono utilizzate per fare in modo che il bambino si avvicini sempre di più al comportamento target, fino a raggiungerlo.
Questo può essere applicato in vari ambiti, in particolare quelle di maggiore interesse per il terapista ABA sono le azioni quotidiane, come il lavarsi le mani, e il gioco.
La terapia ABA è adatta a mio figlio?
Innanzitutto, è bene ricordare che la terapia ABA non è una terapia esclusiva per i bambini nello spettro autistico, ma ha una grande varietà di applicazioni.
Se pensate che la terapia ABA possa fare al caso vostro, la prima cosa da fare è rivolgersi allo psicoterapeuta e al neuropsichiatra che hanno seguito vostro figlio sin dalla valutazione: il lavoro di equipe è la chiave di volta per la buona riuscita di ogni percorso terapeutico.
Conclusione
In conclusione possiamo affermare che i trattamenti comportamentali hanno come obiettivo principale quello di modificare il comportamento generale per renderlo funzionale, costruendo un ambiente e un insieme di sequenze che limitano il consolidamento di comportamenti disfunzionali.
Questo è ciò di cui si occupa la terapia ABA.
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