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DSA – Come affrontarli? Scopri i nostri consigli

  • DSA e ADHD

Come si affronta un Disturbo Specifico dell’Apprendimento? A quali figure ci si rivolge? Cosa possiamo fare per aiutare i nostri figli o i nostri studenti? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere per assicurare a chiunque una didattica inclusiva.

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Come affrontare un Disturbo Specifico di Apprendimento – Consigli pratici per genitori

Spesso quando si riceve una diagnosi di DSA ci si sente spaesati, perché non si sa bene di cosa si tratta e come agire. Questa guida è pensata proprio per aiutarvi a capire meglio come affrontare una Diagnosi DSA e quali sono i ruoli di ogni professionista nell’assicurare una didattica inclusiva.

Non hai ancora una Diagnosi DSA? Puoi richiederla qui

 

Il ruolo della scuola

La scuola ha il compito fondamentale di:

    • segnalare eventuali campanelli d’allarme alle famiglie;
    • adottare una didattica inclusiva adatta alle esigenze di tutti gli studenti;
    • occuparsi di applicare le misure dispensative e compensative previste dalla legge.

 

La presentazione della diagnosi di DSA dà accesso a ciò che è previsto dalla legge n. 170 del 2010, che tutela gli studenti dando loro diritto ad avere un PDP (Piano Didattico Personalizzato) attraverso il quale vivere la scuola serenamente.

 

La figura del Tutor DSA

Il tutor DSA è una figura che può avere background diversificati ma che ha un attestato professionalizzante che fornisce la preparazione adeguata per affiancare lo studente con DSA nello studio.

Il percorso di tutoraggio è di solito lungo e viene impostato sulla base delle caratteristiche dello studente; il suo scopo è quello di promuovere l’autonomia dello studente fornendogli e costruendo ad hoc gli strumenti adatti.

Nel nostro studio, partiamo dai compiti a casa e attraverso di essi individuiamo le aree carenti per rafforzarle, capiamo lo stile d’apprendimento dello studente e costruiamo un metodo di studio efficace.

Se hai bisogno dell’aiuto di un tutor dsa, contattaci.

 

Altre figure professionali

Nel percorso di un bambino con DSA possono essere necessari vari professionisti che si occupano di aree ben precise:

    • Logopedista: spesso necessario nei primi anni della scuola primaria per rafforzare le funzioni esecutive e lavorare sui prerequisiti dell’apprendimento;
    • Psicologo: si occupa degli aspetti emotivo-comportamentali che spesso intensificano l’impatto dei DSA;
    • Psicomotricista: stimola alcuni prerequisiti che attivano nuove strategie attentive e di apprendimento.

 

La didattica inclusiva

La didattica inclusiva si basa sulla personalizzazione e sulla individualizzazione dell’istruzione, tramite metodologie attive, partecipative, costruttive e affettive.

Per capire i principi della didattica inclusiva è utile utilizzare il metodo delle 3C:

    • Sapere CON CHE COSA si deve insegnare (materiali, sussidi, strumenti);
    • Sapere COME si deve insegnare (metodi didattici);
    • Sapere COSA si deve insegnare (i contenuti).

 

Vediamo di seguito gli strumenti più importanti per assicurare un’adeguata didattica inclusiva:

    • Il PDP (e PEI);
    • Le misure dispensative;
    • Gli strumenti compensativi.

 

Cos’è il PDP?

PDP sta per Piano Didattico Personalizzato. È il documento che sancisce il patto tra scuola, famiglia e professionisti di riferimento: tutte le figure che ruotano attorno alla vita del bambino.

Nel PDP vengono stabilite le misure compensative e dispensative adatte alle difficoltà dello studente che miglioreranno la sua vita scolastica, e le modalità di verifica e valutazione.

Per approfondire e scaricare esempi di PDP per DSA e BES, leggi questo articolo.

 

PDP o PEI?

Il PDP non deve essere confuso con il PEI (Piano Educativo Individualizzato) che viene compilato per alunni con disabilità. Ha la funzione di stabilire gli obiettivi di apprendimento e le strategie per raggiungerli con la collaborazione della famiglia e l’aiuto di personale specializzato.

 

Strumenti compensativi e misure dispensative

Con la diagnosi di DSA si ha accesso ad una serie di diritti, tra cui quello di ricevere un Piano Didattico Personalizzato all’interno del quale si indicano le informazioni e le strategie per assicurare una didattica inclusiva al singolo studente, con l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative come mezzo per assicurare l’apprendimento dello studente, sulla base delle sue difficoltà. Ma che cosa significa?

Le misure dispensative rappresentano tutte le attività che lo studente è esonerato dal fare, in relazione alle sue difficoltà nell’apprendimento.

Gli strumenti compensativi invece rappresentano quegli strumenti che si mettono a disposizione dello studente per agevolarlo nello svolgimento dei compiti.

 

Esempi di strumenti compensativi

Vediamo di seguito gli strumenti più importanti per assicurare un’adeguata didattica inclusiva:

    • la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
    • il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
    • i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
    • la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
    • altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.

 

Esempi di misure dispensative

Le attività che più spesso si esonera lo studente DSA dallo svolgere:

    • dispensa dalla lettura ad alta voce;
    • dispensa dal copiare alla lavagna;
    • dispensa dalla scrittura dei compiti a casa sul diario;
    • la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
    • riduzione del carico di studio a casa;
    • concedere tempi aggiuntivi per lo svolgimento dei compiti in classe e se non è possibile ridurre il numero degli esercizi.

 

Cosa possono fare i genitori di DSA?

Abbiamo una diagnosi di DSA, abbiamo un PDP, ma come possiamo aiutare nostro figlio? Ecco alcuni consigli:

    • non aver paura della diagnosi, i DSA non sono una malattia ma una caratteristica dello studente;
    • evita frasi come: “Vedi che se ti impegni ci riesci!, “Devi impegnarti di più!”. I ragazzi fanno già il massimo, è più utile sostenerli e accompagnarli nella loro crescita personale che rimproverarli;
    • a questo proposito, si consiglia di instaurare una Token Economy: una tecnica psicologica che usa gettoni premio per comportamenti positivi (come ad esempio fare la cartella da solo o fare attenzione al materiale scolastico) per arrivare ad un premio finale. Se vuoi approfondire sulla Token Economy, puoi leggere questo articolo;
    • concentrarsi sugli apprendimenti davvero importanti nella vita quotidiana. Per esempio, le addizioni sì, servono, ma quanti di noi svolgono le moltiplicazioni a due cifre a mente?;
    • Mettersi a disposizione nell’aiuto ma non sostituirsi a loro, anche se sono lentissimi a svolgere un compito. Chi va piano, va sano e va lontano!
    • Assicurarsi che usino gli strumenti compensativi: è frequente nei bambini con DSA l’abitudine a non voler utilizzare i propri strumenti compensativi. Il bambino si sente di star “copiando” poiché utilizza mezzi differenti rispetto a quelli dei suoi compagni. Per questo, è fondamentale spiegare che non c’è nulla di male nell’utilizzare gli strumenti di cui ha bisogno;
    • usate chiarezza: parlare apertamente delle difficoltà del bambino, se le nascondete o edulcorate sembrerà che ci sia qualcosa di cui vergognarsi;
    • confronto tra pari: legare con bambini con DSA o della propria classe, frequentare centri in cui confrontarsi con chi ha difficoltà simili o opposte, può aiutare ad accettare il tutto;
    • sfruttiamo la tecnologia: grazie a internet possiamo facilmente mostrare video, realizzare mappe concettuali e schemi insieme a loro, sentire musica e mostrare immagini. Insomma, possiamo accedere con un click alle molteplici possibilità offerte dal mondo digitale.

 

Conclusioni

Ripercorriamo gli step per assicurarci che i nostri studenti / figli abbiano un supporto adeguato in caso di DSA.

Questi step partono dal momento successivo alla diagnosi e certificazione del disturbo, se hai bisogno di una diagnosi, puoi richiederla qui.

    • Ottenere un Piano Didattico Personalizzato dall’istituto scolastico;
    • Organizzare incontri con tutor specializzati, affinché seguano lo studente anche al di fuori della scuola;
    • Chiedere supporto anche alle altre figure utili emerse dal PDP, come logopedisti, psicologi e psicomotricisti;
    • Assicurarsi che lo studente utilizzi gli strumenti compensativi di cui dispone;
    • Mettere a suo agio lo studente, spiegandogli che non è l’unico ad aver bisogno di un supporto extra per lo svolgimento dei compiti. Se può essere utile, abbiamo preparato un articolo con 7 personaggi dislessici famosi che hanno avuto successo nonostante le difficoltà nell’apprendimento;
    • Munirsi di tanto amore e pazienza.

Hai bisogno di informazioni o supporto DSA?

Contattaci e richiedi informazioni ad un nostro tutor su Diagnosi e Tutoraggio DSA.

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