Token Economy - Sistema di rinforzo a gettoni. Un bambino esulta dopo aver ricevuto il premio. Studio Didattico Iside

Cos’è la Token Economy e come puoi usarla a casa – Esempi pratici, anche per DSA

  • Logopedia e Psicologia

Se ben utilizzata, la Token Economy può convincere i più piccoli persino a mangiare le verdure e a fare i compiti. Ma come realizzarla in maniera efficace? La nostra tutor Camilla ci dà una mano.

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Cosa si intende per TOKEN ECONOMY?

Sempre più spesso nelle scuole o in ambito didattico si sente parlare di Token Economy, ma che cos’è? È davvero utile? E soprattutto, come possiamo fare per utilizzarla al meglio?

La Token Economy, tradotta in italiano con economia a gettoni o sistema di rinforzo a gettoni, è una tecnica psicologica che prevede l’utilizzo di token, ossia dei gettoni, da consegnare al bambino per stimolare un comportamento positivo. Questi gettoni possono poi essere scambiati con dei veri a propri premi, secondo regole chiare precedentemente stabilite dall’adulto.

Qual è lo scopo della TOKEN ECONOMY?

L’obiettivo della Token Economy è quello di diminuire la frequenza di comportamenti ritenuti inadeguati, premiando il bambino quando si comporta bene o porta a compimento un compito assegnatogli.

La Token Economy si basa sul principio che premiare un comportamento positivo ottiene risultati migliori rispetto a punire un comportamento negativo. Se applicata correttamente, può portare a numerosi risultati, ad esempio:

    • aumentare l’impegno nello studio
    • responsabilizzare il bambino
    • migliorare la sua autoregolazione
    • migliorare la collaborazione con il gruppo
    • migliorare la sua concentrazione.

Utilizzare correttamente la TOKEN ECONOMY – Esempi pratici

E’ importante capire come mettere in pratica questa tecnica per ottenere da subito dei buoni risultati. Le tempistiche nella consegna dei gettoni sono molto importanti, infatti, il bambino dovrà ricevere i token subito dopo aver conseguito il comportamento richiesto, così da ricevere gratificazione in tempi immediati. Vediamo insieme passo passo quello a cui devi far caso per realizzare la perfetta Token Economy.

Definire l’obiettivo da raggiungere

La prima cosa da fare è stabilire l’obiettivo che vogliamo raggiungere come genitori.

Vogliamo che notro figlio migliori la sua costanza nello studio? O preferiamo che mantenga il suo impegno con la squadra di pallavolo?

Le possibilità della Token Economy sono infinite. Per questo dobbiamo avere noi le idee chiare, o rischiamo di confondere il bambino, senza raggiungere i risultati sperati.

Fissare il comportamento ideale

Una volta stabilito l’obiettivo da raggiungere, possiamo identificare dei comportamenti target che vogliamo stimolare, che serviranno proprio a raggiungere quell’obiettivo.
Se per esempio vogliamo che nostra figlia continui a seguire lezioni di pianoforte, comportamenti richiesti potrebbe essere:

    • “andare a lezione 3 volte a settimana” oppure
    • “esercitarsi 2 ore ogni due giorni”.

È importante che anche i bambini capiscano l’aspetto ludico del gioco, per questo cercate di alternare compiti semplici e meno pesanti, a compiti più complessi ma con una migliore ricompensa.

È fondamentale che la richiesta sia chiara. Non vale chiedere di “fare il bravo” o “non gridare”, sono comportamenti generici e possono creare confusione.

Meglio scegliere comportamenti specifici, come “dare la mano a mamma ogni volta che si attraversa la strada”, “chiedere il permesso per uscire dalla classe”, “finire i compiti prima di cena”.

Stabilire i tempi

Per aumentare l’efficacia della tecnica, il bambino deve percepire che gli obiettivi prefissati siano conseguibili in tempi brevi, perciò sarebbe meglio utilizzare indicatori temporali come “oggi”, “domani” “questa settimana”, che gli consentiranno di autoregolarsi e gestirsi in parametri definiti.

Scegliere i TOKEN

I token, lo ripetiamo, sono degli oggetti che il bambino riceve quando rispetta un comportamento desiderato. Delle vere e proprie “medaglie al valore” che poi potrà utilizzare per riscattare uno o più premi.

I token non devono essere per forza dei gettoni, anzi, in questi casi l’originalità è premiata. Si possono utilizzare delle spillette, degli adesivi, delle stelline o dei bottoni. L’importante è che siano degli oggetti che si possano contare e conservare!

Stabilire l’assegnazione dei TOKEN

Una volta decisi i comportamenti da ottenere e il tipo di token da utilizzare, si devono decidere il numero dei gettoni che si possono ottenere per ogni comportamento positivo realizzato. 

Per obiettivi semplici si otterranno meno gettoni, premiate con più gettoni i comportamenti che per voi sono più importanti, anche se ugualmente semplici:

    • “1 gettone se mangi tutte le verdure”
    • “2 gettoni se aiuti mamma a sistemare la spesa”. Probabilmente per il bambino è più semplice aiutare la mamma che mangiare la verdura, ma voi avete bisogno di un pò di tranquillità mentre si fà la spesa, dunque volete premiare questo comportamento.

Per premi più impegnativi si possono invece “regalare” più gettoni:

    • “5 gettoni se vai a karate tutti i giorni della settimana”
    • “7 gettoni se ogni mattina rifai il letto per tutta la settimana”.

Scelta dei PREMI/RINFORZI:

Cosa ci faremmo con il denaro, se non ci fosse niente da comprare?

Uno dei punti più importanti (IL PIÙ IMPORTANTE, se lo chiedete al bambino) sono proprio i premi che può ricevere.

Si possono ideare insieme diversi premi con valore differente, che il bambino potrà scegliere di ricevere una volta ottenuti abbastanza gettoni. La lista può essere scritta su un cartellone e arricchita con immagini o disegni e dovrà seguire un ordine specifico: dal premio che richiede pochi gettoni (un gelato) al premio che ne richiede di più (una giornata al Luna Park), ad esempio:

    • 4 gettoni: un gelato
    • 8 gettoni: 3 pacchetti di figurine
    • 20 gettoni: una giornata allo zoo con mamma
    • 30 gettoni: andare a vedere la squadra del cuore con papà.

Questo elemento è molto interessante. Oltre ad essere la vera motivazione per il bambino, l’utilizzo dei token può insegnargli a scegliere attraverso diverse alternative, poiché difficilmente riuscirà ad accumulare abbastanza gettoni per ricevere tutti i premi (o forse sì, dipende quanto siete stati cattivi).

Mi raccomando: solo voi conoscete perfettamente i vostri piccoli, assicuratevi che i compiti li aiutino a migliorarsi, ma scegliete anche premi che non vedano l’ora di ricevere!

Esempio di Token Economy

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Esempio di tabella di Token Economy, con Obiettivi e Ricompense

Dopo quanto la TOKEN ECONOMY dà risultati?

Non c’è un tempo esatto perché i comportamenti rinforzati dalla Token Economy entrino nella routine del bambino. Secondo uno studio della University College of London ci vogliono in media 60 giorni per portare un’azione a diventare abitudine e mantenerla.

Per questo motivo potrebbe essere utile mantenere gli stessi comportamenti per un paio di mesi, fare un ultima premiazione in cui si “spendono” i token acquisiti e se si ritiene che il comportamento sia migliorato, si possono cambiare i comportamenti richiesti, magari mantenendo quelli che ancora non sono completamente acquisiti.

Ricordatevi anche di cambiare i premi però! La noia è nemica della Token Economy.

 

Parola d’ordine: DIVERTIMENTO!

Qualsiasi siano gli obiettivi da raggiungere, l’importante è divertirsi insieme! La Token Economy deve essere un’attività ludica, da creare insieme, nel quale bambino e genitore non competono, ma collaborano attraverso attività divertenti e stimolanti. E’ fondamentale rendere partecipe il bambino nella fase di preparazione dell’attività, così si sentirà tenuto in considerazione e accetterà di mettersi in gioco!

 

TOKEN ECONOMY e DSA/ADHD – I consigli dell’esperta

Vediamo ora come come si potrebbe mettere in pratica la Token Economy in casi di bambini con DSA/ADHD, grazie all’aiuto della nostra tutor Camilla.

“Sicuramente sarà capitato a moltissimi genitori di trovarsi di fronte al proprio figlio che non vuole finire i compiti e inventa scuse per poter procrastinare quel momento. Se siete tra questi, non temete, la Token Economy può fare al caso vostro!”

Per prima cosa scegliete un rinforzo insieme al bambino:

    • andare a dormire da un compagno di scuola
    • andare allo zoo insieme
    • guardare i cartoni animati…

 

Poi spiegate cosa dovrà fare per ottenere i token:

    • 1 token se finisce tutte le operazioni
    • 2 token se riuscite a finire i compiti prima di cena
    • 3 token se mantiene la calma e la concentrazione…

 

Ricordatevi di premiarlo con i token immediatamente, non appena completa il comportamento richiesto.

Assicuratevi che capisca che impegnandosi riceverà abbastanza token per ricevere il premio che preferisce:

    • giornata allo Zoo (15 token)
    • Pijama party (20 token)
    • E così via

 

Ricordategli di riscattare i premi!

Per molti bambini questo non dovrebbe essere necessario, ma assicuratevi che la motivazione rimanga alta, ricordando che “se finiamo i compiti prima di cena, questo weekend andiamo allo zoo”!

 

La TOKEN ECONOMY in classe

La Token Economy può essere utilizzata anche all’interno della classe: molto spesso le insegnanti devono gestire studenti con ADHD che fanno fatica a mantenere la concentrazione o a rimanere seduti per tanto tempo.

In questi casi è bene lavorare con l’intera classe, tenendo però a mente le caratteristiche comportamentali dei singoli. Si potrebbe creare una tabella con i nomi dei vari bambini, affidando ad ognuno un obiettivo diverso. Allo studente con ADHD potrebbe essere affidato il compito di rimanere seduto per più di 20/30 minuti, mentre allo studente più esuberante di “alzare sempre la mano prima di prendere la parola”.

Si concorda poi con la classe che quando tutti avranno raggiunto i loro obiettivi, riceveranno un premio da condividere insieme (la visione di un film, un’uscita didattica, un’ora ricreativa…ecc). Questo stratagemma spesso coinvolge tutti gli studenti e saranno loro stessi ad aiutare i compagni a correggere i comportamenti richiesti.

Hai bisogno di un piccolo aiuto?

Scrivici, i nostri tutor sono sempre contenti di dare consigli.

Se lo necessiti, richiedi anche un colloquio gratuito con un Tutor DSA, siamo a Roma.

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